Cai, su 07 March 2012 - 01:26 PM, dicono:
NO, 2,8 3,35 ecc sono gli amperora...ovvero la CAPACITA' di carica che la batteria ha.
E io che ho detto?????

Alla fine se hai un bicchiere piu' grande berrai piu' a lungo, no?
Cai, su 07 March 2012 - 01:26 PM, dicono:
dice a spanne che se usata in un solito modo può durare di più (ha più carica da dare) ma per come funziona il roomba ciò non significa ceh pulirà più stanze di quelle che fa con la batteria di capacità minore!
Momento, qui stiamo parlando di capacita' della batteria, restiamo in tema: una batteria di maggiore capacita' , a parita' di durata del ciclo di lavoro del Roomba sara' meno scarica quando il robot si ferma, questo vuol dire che lo potremmo riavviare in un'altra stanza SENZA prima ricaricarlo, mi sembra che una differenza ci sia. Se poi la logica di funzionamento non misura la tensione della batteria ma solamente il tempo di funzionamento e ne impedisce il riavvio e' un altro paio di maniche ma non cambia la sostanza: una batteria di maggiore capacita' ha una carica di maggior durata. Il fatto che tanti abbiano notato che col passare del tempo il cosino se ne torni a casa in un tempo sempre piu' breve mi fa pero' sospettare che una misura di tensione ci sia.
Tanto per citare Wikipedia, (che ti ricordo essere scritta da chicchessia e quindi da non prendere sempre come un oracolo)
"In generale, più alto sarà il valore dell'ampere-ora, più la batteria durerà nel tempo." Che io correggerei in "più alto sarà il valore dell'ampere-ora, più
la carica della batteria durerà nel tempo".
Cai, su 07 March 2012 - 01:26 PM, dicono:
e questo perchè al suo inteno è costituita da sottomoduli che hanno piccole (o grandi e qui sta la bontà di un abatteria) differenze nei valori standard...minori sono ledifferenze e maggiore è la durata (sempre che la si tenga bene) della batteria nel suo insieme
I "sottomoduli" si chiamano celle e la tensione nominale di una singola cella
RICARICABILE alla massima carica e' di 1,2V, collegandole in serie (a trenino, tanto per restare nel linguaggio piu' comprensibile ai non addetti ai lavori) avremo una tensione risultante dalla somma delle tensioni delle singole celle: 1,2 - 2,4 - 3,6 - 4,8 V e cosi' all'infinito (teorico) mentre la massima corrente erogabile sara' sempre pari a quella erogabile da una singola cella e dipende fortemente dalla sua qualita' costruttiva. In soldoni una cella di buona qualita' eroghera' una intensita' di corrente (Ampere) opponendo una minore resistenza interna, questo la terra' ad una temperatura di lavoro inferiore e le consentira' di lavorare per un tempo maggiore (al crescere della temperatura cresce la resistenza opposta alla corrente e in breve tempo la batteria potrebbe non erogare corrente PUR RISULTANDO CARICA IN TENSIONE, ragion per cui in laboratorio le batterie le misuro sotto carico). La capacita' si aumenta collegando in parallelo piu' celle uguali (fai conto di mettere 2 o piu' locomotori+vagoni affiancati, la velocita' non aumenta ma la forza di trazione raddoppia e cosi' il numero di vagoni trainabili), ci sono poi metodi di ricarica sofisticati, che uso ad esempio nelle batterie ai polimeri di litio, (costose e pericolose se non si usano caricabatterie appositi) che consentono di bilanciare, cioe' pareggiare la carica delle singole celle prima di ricaricarle, ma qui siamo in un campo diverso e non voglio diventare noioso. Bilanciando le singole celle la durata di qualsiasi batteria si allunga considerevolmente, ma ce la vedete la casalinga di Voghera alle prese con multimetri e cicli di scarica ogni volte che deve usare Roomba?
Cai, su 07 March 2012 - 01:26 PM, dicono:
no, il segreto è farle rimanere in carica perchè se si fa coe dici tu e qualche volta si sgarra il momento si rischia di andare sotto carica e a quel punto o il caricabbetie non riconosce più la batteria coem ricaricabile....o peggio si sciupano fisicamente la singola cella della batteria rovinandosi i componenti che hanno dentro e rendendo lo stato di scarica pressochè+ irreversibile (il famoso effetto memoria , come del fango che piano piano riduce la capacità di un serbatoio di acqua)
kk
Cerchiamo di capirci, senza polemica e con spirito di condivisione del "sapere": il momento della ricarica non lo decidi TU utente ma il Roomba stesso quando la tensione sara' scesa sotto una certa soglia, con una batteria di maggiore capacita' tale condizione si verifichera' con minore frequenza ma la ricarica richiedera' maggior tempo dato che il caricabatteria resta uguale (bicchiere piu' grosso: dura di piu' bevendo allo stesso modo ma ci metti di piu' a riempirlo se il rubinetto eroga lo stesso flusso). Il momento di ricaricare non si puo' quindi "sgarrare" se non per eccessiva prudenza rimandandolo alla base con le batterie ancora in grado di fare un bel po' di lavoro: QUESTO E' L'ERRORE CHE CAUSA L'EFFETTO MEMORIA. Tale effetto consiste infatti nel fatto che la batteria, per una complicata serie di reazioni chimiche, "ricordi" il valore di tensione che ha nel momento in cui inizia la ricarica e smetta di erogare corrente quando ritorna allo stesso punto scaricandosi. Cio' vuol dire che alla lunga invece di essere scarica quando ha 0,7V lo sara' con 0,9V
Il tutto avviene non in 5 ricariche, ma se insistete a ricaricare una batteria che ha ancora il 50% di carica utile alla lunga essa si riterra' scarica ogni volta che raggiungera' tale valore e vi ritroverete l'apparecchio che lavora meta' tempo....
Se i caricabatteria professionali usano cicli che PRIMA scaricano le batterie e POI le ricaricano un motivo ci dovra' pur essere, no?
Ora non state a preoccuparvi troppo, ho cercato di spiegare senza tirare in ballo formule e tabelle perche' in generale sia meglio far lavorare di piu' le batterie, ma il progresso nei materiali e nella loro costruzione rende questi difetti MOLTO meno presenti rispetto a qualche anno fa, il che vuol dire che, se un tempo un uso scorretto della ricarica avrebbe portato alla morte della batteria in meta' della vita utile teorica, oggigiorno la durata puo' ridursi di un 10%, prendete quindi quanto ho scritto come un consiglio da amico e non come una rigida norma, alla fine quando saranna da sostituire ve ne accorgerete e saranno passati comunque 2 anni...